giovedì 28 novembre 2024 | ore 18:00il Circolo dei lettori, Torino

Inaugurazione

La natura tra essere e divenire
con Ugo Cardinale // linguista, curatore del festival
La parola natura richiama le origini nella stessa etimologia, ma è un termine polisemico che abbraccia nei suoi significati tutto il cosmo: il noi e il fuori di noi. La natura come physis, indagata dai primi filosofi che vedevano nel cosmo in divenire strutture immutabili, intuendo l’ordine dei numeri e degli atomi. La natura fuori di noi: gli animali, le piante, la natura matrigna e inquietante; la natura dentro di noi, fonte di quel diritto naturale che ha ispirato la contrapposizione tra physis e nomos dei Sofisti, ma anche la natura come prodotto della logica aristotelica, che presenta come immutabili le differenze tra i generi e le gerarchie sociali, origine dei pregiudizi che oggi ci inquietano. Quale futuro riserva la natura lacerata della storia presente?

a seguire

Dall’età dell’oro alla natura matrigna
con Luciano Canfora // filologo classico, storico, presidente onorario del festival
L’idea di progresso nel mondo antico è tema controverso. Un apprezzato storico inglese, John Bury, negò, in un celebre libro, che gli antichi avessero conquistato l’idea di progresso. Contro tale negazione vi è la maggiore letteratura storica, poetica e oratoria del V secolo a.C. Invece, a favore della prevalenza dell’idea di decadenza come linea di sviluppo della storia umana, vi è una tradizione filosofica che va da Esiodo a Lucrezio. Solo il De civitate Dei di Agostino sovvertirà in senso moderno e progressivo la visione della storia umana. 

 


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