Cinque racconti digitali su altrettante parole del passato, un gruppo di lettura speciale (via Zoom) sul De Rerum Natura di Lucrezio e un’indagine sulle definizioni di classico ci avvicinano alla 3. edizione del Festival del Classico (29 novembre – 4 dicembre).
E ancora: Classici contemporanei, un confronto con i testi di Silvio D’Arzo, Francesco Biamonti, Giorgio Bassani, Giuseppe Berto, e Piccoli classici, pensato per bambini e bambine, sul canale YouTube con contenuti inediti, lezioni di filosofia e consigli di lettura per i più piccoli.

 

Le parole dei classici. Racconti digitali

Matteo Nucci, autore tra gli altri di Achille e Odisseo. La ferocia e l’inganno (Einaudi), è la voce di cinque racconti digitali su cinque parole del passato che sanno di presente:
Caos (28 ottobre), dal verbo khaíno “aprirsi, spalancarsi”, primordiale e originario;
> Philia (4 novembre), “amicizia, simpatia, favore”;
> Crisis (11 novembre), che etimologicamente rimanda a “scelta, decisione”;
> Xenia (18 novembre), che riassume i rapporti tra ospite e ospitante nel mondo greco antico;
> Utopia (25 novembre), “luogo che non esiste” e per estensione “ideale”.

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De Rerum Natura. Il gruppo di lettura

Uno speciale gruppo di lettura condotto via Zoom da Matteo Stefani dedicato all’opera di Lucrezio, De Rerum Natura. Nel poema filosofico, poesia e scienza concorrono a offrire un quadro complessivo dell’epicureismo e una lucida e appassionata rappresentazione della psiche umana: le paure, le false credenze, le pulsioni di guerra, l’impotenza di fronte alle catastrofi naturali (come la peste ateniese del V secolo), ma anche la forza incoercibile della ragione, che può garantire senso della misura, amicizia, distacco sereno dalle contingenze.

i mercoledì 11-18-25 novembre ore 19.00-20.00
in modalità online: manda una mail a info@circololettor.it per ricevere il link (è necessario avere una delle tre Carte del Circolo: puoi comprarla nel nostro shop)

Che cos'è un classico?

Sì, i classici sono mattoni, perché hanno il peso liberatorio di ciò che ha sempre una risposta da darci.

È «un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire», dice Italo Calvino, ma è anche la canzone del cuore, il film che non smettiamo di riguardare, quel quadro che vorremmo appendere in camera.

Per dar voce ai “mattoni” della letteratura – e non solo – indaghiamo la definizione di classico insieme a scrittori, intellettuali, voci della cultura, lettori.

Qui e sui social vi racconteremo tutti i modi di intendere i classici!

E per te che cos’è un classico?
Raccontacelo a classico@circololettori.it

Classico contemporaneo

Un libro non è mai troppo giovane per essere un classico.
Ce ne sono molti che, nonostante abbiano solo una o due generazioni di lettori alle spalle, possono di diritto prendere spazio sullo scaffale di fianco ai cosiddetti Grandi Classici.
Ci sono autori, infatti, talmente potenti da diventare fin da subito imperdibili, che non hanno bisogno di secoli per essere compresi nella loro resistenza allo scorrere del tempo.
Ne abbiamo scelti alcuni, di questi classici contemporanei, e li abbiamo affidati ad altrettante voci della cultura italiana che ce li raccontano in tutta la loro forza.

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lunedì 23 novembre h 18
Eraldo Affinati rilegge Silvio D’Arzo (1920-1952)

lunedì 7 dicembre h 18
Giorgio Ficara rilegge Francesco Biamonti (1928-2001)

lunedì 14 dicembre h 18 
Elena Varvello rilegge Giorgio Bassani (1916-2000)

da gennaio 2021
Giuseppe Culicchia rilegge Luciano Bianciardi (1922-1971) | Marta Barone rilegge Anna Maria Ortese (1914-1998) | Camilla Baresani rilegge Giuseppe Berto (1914-1978)

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