Scenari del futuro: Trappola di Tucidide o “mondo armonico” di Zhao Thingyang?
Visioni di politica internazionale
con Anna Caffarena, docente di Relazioni internazionali Università di Torino e presidente del Torino World Affairs Institute, Lucio Caracciolo, politologo, economista e direttore di “Limes, rivista italiana di geopolitica” e Sandro Orlando, giornalista e scrittore | introduzione e conclusioni di Luciano Canfora, filologo classico e storico
Da quando Bethmann-Hollweg, cancelliere dell’Impero tedesco, definì la guerra sottomarina generalizzata (scatenata dall’Alto Comando d’accordo con Guglielmo II) «la nostra spedizione in Sicilia», è usuale leggere le guerre moderne e le loro dinamiche (remote, occulte ed esplicite) con le categorie ricavabili dalla storia tucididea del conflitto spartano-ateniese. L’adozione di tale modello torna attuale a ogni grande conflitto.
Oggi, almeno dalla metà di questo decennio, esso imperversa in USA di fronte alla preoccupante prospettiva – da alcuni ritenuta inevitabile – di uno scontro tra il declinante impero americano e la Cina post-«denghista». Cosa che ci riguarda tutti.
Il successo dell’immagine della Trappola di Tucidide per rendere il confronto che coinvolge Stati Uniti e Cina interroga chi studia la politica internazionale. La filosofia del cinese Zhao Tinggyan attinge a un altro modello culturale per sfuggire alla Trappola di Tucidide. Quale scenario si affermerà nella geopolitica mondiale?